Per raccontarvi la nostra nuova birra, che verrà presentata a Rimini in occasione di Beer Attraction 2017, abbiamo pensato di percorrere un viaggio insieme a voi che tanto ci seguite e ci apprezzate. Un viaggio tra luppoli, storia e pirateria … Potete salire a bordo attraverso il profilo Facebook della nostra pagina seguendo l’hashtag #PontinoStory o negli aggiornamenti a questo post!
Diario di bordo – Primo atto
All’inizio di dicembre vi avevamo consigliato di allacciare le cinture ché vi avremmo portato ai tropici. In verità, noi siamo già in viaggio da mesi. Abbiamo lasciato le coste tirreniche per inoltrarci oltre le colonne d’ercole e a vele spiegate abbiamo raggiunto il mar dei Caraibi, unendoci alla ciurma di Calico Jack Rackam, in compagnia di Anne Bonny e Mary Read. Razzie e scorribande di ogni genere. Botti di rum al tramonto a farci compagnia … “e il naufragar m’è dolce in questo mare” […]
Diario di bordo – Secondo atto
Era lì, in quel canale tra Cuba e Jamaica che navigavamo. A sospingerci la brezza di un mare blu e un vento che soffiava dolce da est direzione Cayman. La stiva era agli sgoccioli e l’approdo in un porto sicuro era da dimenticare da quando Calico Jack, Anne e Mary avevano preso il comando di una seconda nave. Avevamo l’intera marina militare di sua maestà la regina Anna Stuart ad inseguirci, anche se fu durante il regno di Giacomo I che venimmo assaltati. Mentre i tre furono imprigionati, noi venivamo lasciati alla deriva, approdando per miracolo sulle coste di Navassa. Era il novembre del 1720. Il 28, Calico, Anne e Mary vennero processati e condannati a morte. La notte prima di essere impiccato Calico Jack vide Anne per l’ultima volta. Lei guardò fisso negli occhi il padre del bimbo che portava in grembo e disse: “I am sorry to see you here, but if you had fought like a man, you needn’t be hanged like a dog”. Quanto a noi, al risveglio eravamo ancora a Navassa, ma in un’altra epoca […]
Diario di bordo – Terzo atto
Navassa, 1817. Il Congresso di Vienna si è concluso da circa due anni. Daniel Wheeler fa brevettare una macchina per tostare il malto aprendo la strada a quelli scuri e tostati, base delle future porter e stout. Calico Jack, Anne Bonnie e Mary Read sono ormai un lontano ricordo della Golden Age della pirateria. Storie, racconti e immagini continuano però a susseguirsi lungo le coste del Mar dei Caraibi. Noi, che quelle storie le avevamo vissute, ci ritroviamo in viaggio nel tempo, grazie ad una miscela di frumento, zucchero e luppolo donataci sulle coste tirreniche dalla nostra cara Circe diversi anni prima e che ora è agli sgoccioli. Da Navassa riprendiamo la rotta per Montego Bay insieme ad alcuni contrabbandieri di rum. E’ in terra giamaicana che ci imbattiamo in colui che tutti chiamano con timore reverenziale Diabolito. Originario di Cuba e pericolo del mar dei Caraibi, il ‘piccolo diavolo’ ci prende sulla sua nave dopo due notti e due giorni trascorsi a bere e gozzovigliare. Diabolito è la nostra guida, il nostro faro in terra cubana dove, ci ha promesso, potremmo rifornirci dello zucchero di canna migliore sul mercato, necessario per la nostra bevanda del tempo e senza la quale non riusciremmo a tornare nel 2017 […]
Diario di bordo – Quarto atto
A Cuba ce la spassiamo alla grande, presi tra terra e mare, tra contrabbando e lavoro. Mettiamo su un piccolo laboratorio e una camera di cottura, recuperando lo zucchero di canna senza mai tralasciare risse, rum e assalti. Le nostre missioni a fianco di Diabolito hanno quasi sempre obiettivi mercantili: dobbiamo assolutamente recuperare luppoli statunitensi e malti. Navighiamo tra le decine di navi della marina militare statunitense, sempre più numerose nella zona dopo la fine delle guerre barbaresche combattute in Mare Nostrum. Costretti nostro malgrado a muoverci tra i pericoli naturali del Cayos dela Florida: un arcipelago a circa 15 miglia a sud dalle coste della penisola della Florida, ceduta dagli spagnoli ai nord americani nel 1819. Sempre col fiato corto e ormai lontani da Cuba, facciamo nostro un mercantile statunitense partito dalle coste del Massachusetts stracarico di luppolo e malti. Il vento sembra finalmente girare dalla nostra parte. Ma è un vento troppo forte che esplode in una tempesta mai vista prima e che ci spinge violentemente sulle barriere coralline delle quasi duemila isole che compongono l’arcipelago. Riusciamo a salvare poche scorte del carico. Stanchi, sfiniti e con i viveri agli sgoccioli, ingeriamo le ultime gocce della nostra bevanda del tempo e cadiamo in un sonno profondo. Catturati in un limbo di incubi e viaggi onirici … tra misticismo e realtà. Bocca Dorata, enigmatica e affascinante sacerdotessa di Bahia che abbiamo conosciuto anni prima, ci appare in tutto il suo splendore prendendoci per mano. Un incontro che si interrompe quando l’acqua putrida e gelida colpisce i nostri volti. Aperti gli occhi ci troviamo con i polsi legati nella stiva di quella che doveva essere una nave negriera francese. Al nostro fianco le scorte di luppoli e malti datati 1817. E’ proprio su quella data che ci chiede spiegazioni il comandante de La Concorde de Nantes […]
Diario di bordo – Quinto atto
Inizialmente non capiamo, siamo frastornati e continuiamo a ripetere che quelle sono scorte che abbiamo raccolto su una nave mercantile a largo del Cayos dela Florida, nel settembre del 1817. Neanche il tempo di una risposta, ché un sibilo sottile finisce la sua corsa contro la prua della nave, esplodendo in tutto il suo fragore. La Concorde è sotto i colpi di cannone. “Nave pirata” è l’urlo che segue. Immediatamente pensiamo a Diabolito, ma quando tra la confusione generale riusciamo a tirare fuori la testa dalla stiva, si intravede una bandiera nera con impresso uno scheletro, una lancia, un cuore e tre punti rossi. Nel giro di pochi minuti il caos è totale. Dopo un secondo colpo di cannone, La Concorde viene prima abbordata e poi assaltata. Spari, urla e sangue scorrono a fiumi sul ponte. Nella confusione riusciamo a liberarci, armandoci di spada e pistola, unendo così le nostre forze a quelle dei pirati. Dopo quasi un’ora tra nebbia, fumo e l’odore acre del sangue misto a polvere da sparo appare un uomo imponente preceduto da urla che scandiscono ordini. Gli uomini intorno a noi ci scrutano con curiosità, stupore e diffidenza. La Concorde è ormai caduta sotto i colpi del famigerato Edward Teach, meglio noto come Barbanera. Rinominata Queen Anne’s Revenge, e attrezzata con 40 cannoni, la nave francese diventa così l’ammiraglia della sua flotta. La flotta pirata di Barbanera […]
Diario di bordo – Sesto e ultimo atto
Barbanera ci riceve nella sua stanza. Con timore e sfrontatezza cerchiamo di spiegargli come siamo finiti lì. La bevanda di Circe, il viaggio nel tempo, Calico Jack Rackam, Diabolito, Cuba, gli assalti e tutto il resto. Il famigerato pirata ci guarda fisso negli occhi senza batter ciglio. Ascolta incuriosito le nostre storie, chiedendoci di dargliene prova. Gli chiediamo di raggiungere Calico Jack, ma Barbanera non ne vuole proprio sapere, ora che è lui il padrone incontrastato del Mar dei Caraibi. All’improvviso il suo sguardo cade sui tatuaggi che abbiamo sui nostri polsi. Uno è il chiaro simbolo di Circe. L’altro ce lo ritrovammo impresso a fuoco dopo l’incontro onirico con Bocca Dorata. Barbanera non esita un solo secondo. Unisce il suo polso ai nostri e più che una mappa, simboli e lettere in sequenza, come fosse una formula. Barbanera esplode in una fragorosa risata e con occhi scintillanti di gioia prende la sua bottiglia di rum, polvere da sparo e una vecchia lettera. “Finalmente la sequenza è completa. Lo zucchero di canna e i luppoli che avete faranno il resto miei cari viaggiatori del tempo” ci urla in volto mentre ci stringe in un abbraccio fraterno. Approdati in un porto sicuro in Jamaica diamo vita a quella formula. Il risultato alchemico si presenta di colore nero come la sua barba, rotondo al palato e secco come quei diavoli di pirati. Oltre ad alzare i livelli alcolici, lo zucchero di canna dona a questa bevanda dalla schiuma soffice, compatta e persistente, sentori di spezie e una leggerissima nota di affumicatura. I profumi del malto vengono accompagnati da una extra luppolatura di equinox per richiamare quelle note tropicali tipiche del mare in cui abbiamo vissuto e predato. Una tropical stout che se bevuta in particolari giorni dell’anno, vi accompagnerà in viaggi onirici dove a condurvi saranno Circe e Bocca Dorata attraverso isole non segnate sulle mappe. Ma in fondo, i luoghi veri non lo sono mai.